Morbegno, alle porte della Bassa Valtellina, ha ospitato l’evento Halley in the Valley, una “tre giorni” di festa improntata sul Ferro di Milwaukee.
Erano già diverse settimane che le voci si facevano insistenti, i manifesti spuntavano come funghi e la curiosità di vivere questa avventura si faceva sempre più pressante.

Finalmente arriva il tanto sospirato venerdì, pronti partenza via e la carovana si mette in movimento; il viaggio non è lungo, la Valtellina è qui vicino e, stavolta, l’importante è la destinazione e non il viaggio.
Appena giunti sul posto veniamo accolti dall’Organizzatrice dell’evento: Annalisa, un tornado inarrestabile di vitalità ed allegria, la sua euforia ci mette subito a nostro agio mentre incominciamo ad allestire la nostra postazione, dove la Concessionaria di Monza ed il nostro Chapter hanno il compito di fare da contorno alle prove su strada di quattro modelli.
La scelta del posto è stata molto azzeccata; per non arrecare eccessivo disturbo (un pochino ci vuole però… e che cavolo!) è stato scelto un centro sportivo poco fuori Morbegno, lontano quanto basta dal centro abitato, così da poter godere pienamente della musica e del rombo dei motori.
L’importanza di questo evento è data dalla particolarità del luogo, dei suoi partecipanti e dei visitatori; la Valtellina e le Harley non hanno affinità tra loro; entrambi i termini evocano concetti nettamente distinti, ma la sfida è stata quella di “metterli insieme” affinché possa nascere, si spera, per il futuro, una nuova relazione.
Indubbiamente la possibilità di effettuare un giro di prova in moto è stato un richiamo molto forte; è stato molto evidente nelle persone che si sono avvicinate al banco prenotazioni per chiedere, a volte increduli e quasi con un timore reverenziale, di poter provare qualche modello.
Ma la festa non è solo provare delle moto, la festa è anche musica, divertimento, pizzoccheri, risotto, bitto e bresaola; la festa è anche fare un una parata per Morbegno, percorrere in esclusiva quelle strade, rompendo, magari, un po’ le scatole agli automobilisti, ma suscitando sicuramente stupore ed anche un poco di invidia.
Al termine dei tre giorni, trascorsi senza problemi, non si può che trarre un bilancio felicemente positivo e, credo, che tutti, o quasi, siano concordi nel ritenere che la vera “Stella Cometa” di questa festa sia stata l’Annalisa che con la sua organizzazione ha fatto si che il rombo dei nostri motori risuonerà per un bel pezzo lungo tutta la valle.

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