Mi chiamo Rudy … anche se il mio nome per esteso è un altro, io lo preferisco perché è più familiare,
ancora però non vi svelerò il mio vero nome perché prima voglio raccontarvi una storia.
La mia apparizione dura una sola notte a Dicembre, da così tanti anni ormai che ne ho perso il conto e,
anche in questo 2020 è arrivato il momento per viverla ed esserne ricordato dai ragazzi del Monza Chapter.
Ognuno quando mi vede è come se incontrasse la sua anima più intima, con le proprie certezze ed
insicurezze, perché nel buio della notte è come se ci fossimo solo lui ed io nonostante i “lui” siano tanti
singoli. Ciascuno è libero in questa notte magica di far vagare la propria mente ed il proprio spirito
unitamente alla propria moto sull’asfalto; un viaggio nel viaggio alla scoperta di un mondo nuovo, sia fisico
che spirituale per incontrare e superare i propri limiti per poter finalmente dire: “Ho fatto anche questo …e
mi è piaciuto tanto !”.
La mia caratteristica distintiva è quella di avere un naso rosso brillante e luccicante, utile per fare da guida
ed illuminare la via nella notte profonda anche quando fuori c’è nebbia o neve.
Il “Viaggio”che avviene una sola volta l’anno è la vera essenza della mia esistenza, solo pochissimi ne
conoscono i dettagli affinchè venga conosciuto ed apprezzato un poco alla volta; solitamente coloro che lo
creano sono con me alla guida del gruppo in un susseguirsi di sali prima e scendi poi, curve e controcurve,
rivelando con la giusta parsimonia cosa viene dopo e dopo ancora.
Ferruccio (Iron Man) con Gianluca, Max, Beppe (i Road warriors) e Giuseppe e Roby e Raffy (il resto dei
fantastici 4 Primaries) sono una vera certezza per il Chapter nonchè coloro che riveleranno man mano i
dettagli di questa fantastica esperienza, per far sì che io venga ricordato per lungo tempo nei mesi
successivi prima del mio ritorno l’anno seguente.
Andiamo però per gradi perché è venuto il momento che vi racconti cosa è successo in questa notte
magica.
Il ritrovo è alle ore 19.30 alla base logistica del Monza Chapter, la mitica conce HD Monza, il caffè è d’uopo
per evitare eventuali perdite di concentrazione e alle 19.45 si ingrana la prima. Il gruppo dei valorosi è
composto da 40 persone, tutti pronti atrezzati e preparati perché sanno che seguirmi può non essere uno
scherzo, perché molteplici possono essere le insidie.
Una nebbia relativamente fitta circonda la strada, ed ecco che io con il mio naso rosso mi metto alla testa
dei centauri, con i Ragazzi del Gruppo Strada ed i Primaries a fare perfettamente da scorta, le Ladies sono
supportate da Lara ed Elena (le Activities ), e c’è anche Ivano ( the Click Master), pronto a cogliere i
momenti magici con la sua macchina fotografica.
Un breve pezzo viene fatto in autostrada per inziare a prendere confidenza con la notte, e poi si esce, la
visibilità è scarsissima; i rombi dei bicilindrici fendono la coltre nebbiosa, si è capito che la cosa sarà
impegnativa ed il caffè è stato superfluo, giusto un pretesto per due chiacchiere, la ”Mia” notte li terrà
svegli… anzi sveglissimi.
Il viaggio vero e proprio ha inizio: ed è così un susseguirsi di salite e discese, curve a destra e poi a sinistra,
se si vuole dirla tutta questi continui cambi di direzione quasi si intuiscono, sono praticamente fatti con
l’istinto di ognuno perché non si vede … Un Bel Niente!
Ed ecco ad un certo punto, come in una favola vediamo la luce della luna riflettersi sul lago alla nostra
sinistra mandando il suo riflesso argenteo, adesso si che la notte si fa magica, tutti tirano un sospiro di
sollievo rilassandosi un pochino.
Iniziamo a salire verso i monti e la strada si fa un po’ più stretta, di altri mezzi a due ruote ovviamente
neanche l’ombra, se no che intimità ci sarebbe ; ogni tanto 2 fari di un’auto bucano il nulla , ma sono solo
una fuggevole apparizione nel buio della notte.
Un cerbiatto, attraversa la strada a pochissimi metri da noi, si chiama Rufus, mi fa un cenno di saluto e si
dilegua nel bosco, ed ecco ora un paio di leprotti fare capolino al limitare degli alberi, “ Ehi! conosco bene
vostro zio Zack! Salutatemelo! ”
Passato un piccolo centro abitato con qualche luce qua e là, lo squadrone transita davanti ad una trattoria
in mezzo al nulla, li c’è un gruppo di persone che camminando sul ciglio della strada, sente il rombo dei
motori e si gira e con gli occhi sgranati guarda passare questi 40 spettri incappucciati chiedendosi se
l’apocalisse fosse ormai vicina.
Più avanti man mano che ci si avvicina alla cima, la neve a bordo strada si accumula e riflette le luci della
notte, adesso anche il freddo comincia a farsi sentire, anzi più si sale più diventa pungente, l’aria diventa
più leggera e i vari centauri continuano a pensare e lasciare andare la propria mente, c’è chi la fa scorrere
sull’asfalto con la propria moto, chi evoca un pensiero felice per farsi compagnia e scaldarsi, chi ha tutti i
sensi allerta per non perdersi un attimo di quello che sta facendo e poi chi pensa “Ma chi me lo ha fatto
fare” o “ Va che Bello” o ancora “Che Frecc de Can !“ insomma ho capito che tutti si ricorderanno di me…
ottimo !
Una curva dopo l’altra, un tornante a destra e poi uno a sinistra ed eccoci arrivati sull’altipiano illuminato
dal chiarore argentato di Selene, la Meta finale è ormai raggiunta.
Mi giro e guardo uno ad uno i ragazzi e quello che vedo mi piace moltissimo: occhi stanchi ma sorridenti, ce
l’hanno fatta! il loro orgoglio è al massimo ed io ho concluso la mia missione, li ho resi un po’ più forti e più
consapevoli delle proprie capacità .
Non si vive però di sole soddisfazioni, ci vuole anche qualcosa di solido da mettere nello stomaco, qualcosa
di buono e … caldo soprattutto. Vino per brindare, voci per cantare e per mangiare? Fantastici pizzoccheri
caldi, fumanti, una delizia per il palato e poi polenta con…meglio che non lo sappia… magari era pure una
mia conoscenza.
Per me giusto un po' di acqua dissetarmi e sale per darmi forza perché per me la notte è ancora lunga.
Prima di andare in camera per il meritato riposo tutti decidono di uscire nella notte limpida per le ultime
foto di rito … ed ecco si ode in lontanaza un suono argentato di campanelli arrivare dall’alto ed una bonaria
voce esclamare “Oh OH OH! Forza Dasher e Dancer! Dai Prancer e Vixen! Su Comet e Cupid! Hop Hop Hop
Donner e Blitzen!”.
Adesso devo proprio andare, devo unirmi ad un altro gruppo per completare la Magia della Notte, perché
io sono Rudolph, la nona Renna di Santa Claus, colei che, con il suo naso rosso illumina la notte scura e
guida le altre.
Quest’anno ho guidato i ragazzi di Monza nel loro primo “Run delle Renne“ ed è stato fantastico, speriamo
di rivederci l’anno prossimo dove vi prometto grandi cose.
See you next year guys e, come dice, Santa “MEEERY CHRISTMAS ! ! !”
E comunque ricordatevi sempre. …
Motore…Ciak…Azione !
Stay Tuned
Vostro Mauro
C U On THE ROAD