Non sembra vero, venire d’estate per i giri in moto su questi colli, in primis l’Agnello, e poi tornarci per girare nella neve, pattinando sulle nostre due ruote sculettanti, tra i falò e le tende in cui si sentono tutte le lingue europee. Per me è la seconda esperienza invernale in questa vallata stupenda, in cui natura, cultura e storia si mischiano ’anno scorso eravamo saliti in due del MonzaChapter e quest’anno ci siamo stati in cinque, segno che la curiosità per i raduni invernali cresce anche nel nostro gruppo.Ferro, Pillo, Targa, Max Barone e io, armati fino ai denti con moffole e paragambe da fare invidia a Totò e Peppino, ma che certamente hanno contribuito al confort e sicurezza del viaggio a temperature da sci. Dopo questa “rottura del ghiaccio” sarebbe bello un prossimo evento anche con un gruppo più numeroso, magari piantando nel camp internazionale una tenda con la bandiera del Monza Chapter, visto che ormai ci hanno anche dato la cittadinanza! Zio Carlo
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